Il CGARS respinge la nuova richiesta di sospensione del Calendario Venatorio 2023/24
Oggi, lunedì 27 novembre 2023, il CGARS ha RESPINTO la nuova richiesta degli anticaccia di sospendere il Calendario Venatorio 2023/24.
A questo punto è necessario fare alcune considerazioni:
I nostri associati sanno che non è nostra abitudine sprecare energie in proclami, tipo: “ma quanto siamo bravi… ma quanto siamo belli…” o, peggio, in battibecchi, tipo: “abbiamo fatto meglio… avete fatto peggio…”.
Noi abbiamo sempre dedicato tutte le nostre risorse nella difesa della nostra comune passione: “La Caccia”.
Noi riteniamo sia più utile esaminare quanto accaduto negli anni precedenti, prendere atto degli errori, da chiunque fatti, cercare di non ripeterli e ottenere il miglior risultato possibile.
Il “problema calendario venatorio” non si risolve in un’aula di tribunale, lo dicono i fatti.
Quest’anno abbiamo assistito ad una sequenza di ricorsi, controricorsi, ordinanze, appelli che fanno la felicità degli avvocati in cerca di pubblicità, ma non del cacciatore che chiede semplicemente di poter andare a caccia in tranquillità e sono risultati disastrosi per il settore economico che ruota intorno all’attività venatoria.
Inutile chiedersi se la sospensione della caccia di pochi giorni fa sia avvenuta per la bravura del legale degli anticaccia o più per colpa di quello della tal associazione venatoria che ha agito in modo avventato e poco previdente, oppure che oggi si è evitata l’ulteriore sospensione per merito di uno o colpa dell’altro.
La sostanza non cambia, il “problema calendario venatorio” si risolve costringendo l’assessorato a fare il proprio lavoro.
Cosa va fatto e come va fatto Noi l’abbiamo dichiarato più volte, anche attraverso le colonne del Quotidiano di Sicilia, che ringraziamo per la professionalità, ed è inutile ripetersi.
Rivolgiamo nuovamente un appello a tutti coloro che si professano difensori della caccia a fare altrettanto.