L’Assemblea Regionale Siciliana ha iniziato l’esame del DDL di modifica della legge 33/97
La III Commissione “Attività Produttive” dell’Assemblea Regionale Siciliana ha iniziato l’esame del disegno di legge di modifica della legge 1 settembre 1997 n.33, impropriamente conosciuta come “Legge sulla Caccia”, ma che contiene “norme per la protezione, la tutela e l’incremento della fauna selvatica e per la regolamentazione del prelievo venatorio”. In realtà, sono sei i disegni di legge, presentati in questi ultimi anni, che sono stati accorpati insieme. Modificare una legge, sicuramente non perfetta e nata oltre 20 anni fa, per migliorarla ed adeguarla alle condizioni attuali, è cosa senz’altro meritevole, ma la nostra esperienza ci ha insegnato ad applicare il vecchio detto: “fidarsi è bene, ma non fidarsi è…”. Quindi, è meglio leggere con la necessaria attenzione i vari articoli per evitare possibili fregature.
Il primo articolo che conviene esaminare, visti alcuni fatti sgradevoli accaduti in altre regioni, è l’art. 28 che aggiunge alla legge 33/97 l’art. 23 bis “Compiti e organizzazione dei comitati di gestione”.
Subito troviamo il comma “1″ che alla lettera “e” recita: “(L’Assessore regionale determina) i criteri per la determinazione da parte del Comitato di gestione del contributo economico che ogni cacciatore è tenuto a versare all’ambito territoriale di caccia…“, che, tradotto in parole semplici significa: ” i criteri per la determinazione da parte del Comitato di gestione della TASSA che OGNI CACCIATORE è tenuto a versare all’ambito territoriale di caccia…”
Il legislatore, che conosce la crisi economica in cui noi tutti, chi più, chi meno, ci troviamo, ha ritenuto opportuno aggiungere anche la lettera “f“: “(L’Assessore regionale determina) le modalità attraverso le quali la corresponsione del contributo economico del cacciatore è sostituita da prestazioni personali del cacciatore stesso di natura non economica;“, che, in parole semplici significa: “…se non hai soldi, perchè hai perso il lavoro, puoi sostituire la TASSA con lavoro gratuito, tanto sei disoccupato“.
Noi crediamo che, prima di INVENTARSI NUOVE TASSE e STUDIARE COME FARLE PAGARE IN NATURA, il legislatore debba costringere i burocrati della PA ad utilizzare quelle tasse già oggi pagate dal cacciatore e usate solo in minima parte per gli scopi previsti dalla legge 33/97. (Continua…)