Diversi nostri associati ci hanno chiesto cosa è successo in questo fine settimana.
In realtà: NON E’ SUCCESSO NULLA DI NUOVO E TUTTO RIMANE COME PRIMA.
Tecnicamente: gli anticaccia hanno presentato istanza con “motivi aggiunti” al “vecchio” ricorso del 21 Agosto, istanza che è stata dichiarata inammissibile.
In pratica: c’è stato l’ennesimo episodio di questa specie di “telenovela” in cui è stata trasformata l’attuale stagione venatoria.
Chi dobbiamo ringraziare di tutto questo?
- L’apparato burocratico dell’Amministrazione Regionale?
- Coloro che hanno consigliato all’assessore questa “strategia”?
- Coloro che, ci dicono, si siano dichiarati “orgogliosi” dell’attuale Calendario Venatorio?
- Coloro che, ogni anno, si atteggiano a “difensori della caccia” solo dopo il ricorso degli anticaccia?
- Coloro che per “smania di protagonismo” commettono banali errori che provocano ulteriori ricorsi e ancor maggior confusione?
Noi non ci stupiamo se gli anticaccia approfittano di questi errori per farsi pubblicità a danno di tutti i cacciatori e dell’intero settore economico, quello che ci lascia con l’amaro in bocca, è che tutto questo poteva essere facilmente evitato.
Pertanto, rinnoviamo, ancora una volta, un appello a tutti “i personaggi” di questa “telenovela” che sanno benissimo cosa si doveva e si dovrebbe fare.
La vogliamo finire una buona volta di… e cominciare tutti a lavorare seriamente in difesa del settore venatorio?
L’ennesimo episodio della telenovela “stagione venatoria 2023/24